Turismo esperienziale. Niente più eventi di massa, affollamenti nei locali e finanche nelle escursioni di gruppo al mare o in montagna. Una nuova forma di interazione si ripercuoterà inevitabilmente nei settori del turismo e della ristorazione. Ma cambierà poco per chi ha sempre preferito la qualità alla quantità.
A differenza dei viaggiatori che prenotano tour per più persone, si potranno scegliere piccoli tour privati a numeri limitati: le condizioni ideali per un maggior sviluppo del turismo esperienziale, l’esatto contrario del turismo di massa. Si tratta di un grande strumento di marketing territoriale e l’opportunità di vivere un’esperienza unica e irripetibile. La destinazione è importante, certo, ma il motivo del viaggio risiede nell’esperienza e nelle attività offerte. Un turismo di contatti umani e di emozioni, che pone il viaggiatore in connessione profonda con un paese, con gli usi e costumi di un popolo. Toscana, Puglia e Sicilia sono oggi le regioni dove questa modalità di turismo si è sempre più evoluta, soprattutto in quelle aree poco turistiche.
Pensiamo alla Sicilia, al suo bel mare, a Palermo, Taormina. Ma soprattutto a quelle zone poco trafficate dai turisti dove, negli ultimi anni, è sempre più cresciuta l’attenzione per le tradizioni, i consumi locali e le storie degli abitanti. Proprio in Sicilia, un gruppo di giovani ha fondato nei mesi scorsi Meet Sicily che si occupa di promozione del territorio ed accompagna i turisti alla scoperta del territorio di Menfi e dintorni. Esperienze in cantina durante una passeggiata in bici o un break con la ricotta appena fatta durante un’escursione a piedi. Incontrare le anziane signore che preparano le antiche ricette della tradizioni o impastarsi le mani per preparare i dolci tipici del territorio. Tutte buone opportunità per contrastare il coronavirus in sicurezza.
Diceva Anne Carson, “l’unica regola del viaggio è: non tornare come sei partito. Torna diverso”. E le esperienze cambiano i viaggi e le persone, anche ai tempi del covid-19. I viaggiatori in questi mesi cercheranno brevi viaggi locali. Poi pian piano che la fiducia aumenterà inizieranno ad avventurarsi in zone più lontane ma con la solita cautela che questo virus ci ha insegnato.
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