TERRAMMARE
Un salotto di ospitalità siciliana, così si potrebbe definire Terrammare, in Via Giuseppe Sacchi 8, nel cuore di Brera.
La cucina siciliana trova la sua più grande espressione in piatti rivisitati e creativi, che non tradiscono la tradizione delle diverse località siciliane.
Lo Chef Peppe Barone nel suo menù propone il cosciotto di coniglio glassato alla Stimpirata, la Ghiotta di pesce stocco messinese e la deliziosa nuvola di cassata, una mousse di ricotta di pecora, gel di passito, polvere di pan di spagna, canditi e gocce di cioccolato fondente..
L’ambiente è curato e di design, senza però perdere il grande valore di ospitalità e accoglienza .
BIANCA MARIA RESTAURANT
https://www.biancamariapalace.com/hotel-con-ristorante-milano/bianca-maria-restaurant
L’Hotel Bianca Maria Palace apre le porte del suo ristorante.
Raffinato ed elegante, il blu e l’oro predominano come colori, propone una cucina creativa all’insegna del connubio tradizione e innovazione, sotto la direzione dello Chef Alessandro Menoncin .
Da provare? Uovo biologico morbido con cardi fondenti e salsa di bagnacauda e le animelle in tempura, carciofi, liquirizia, limone candito e capperi.
BOTERO
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Porta Romana ha un nuovo punto di riferimento per la carne di qualità e non solo. Botero è un ristorante che colpisce subito per l’architettura moderna e accogliente, elaborata dall’Architetto napoletano Fabrizio Colombo.
La carne la fa da padrona, con tanto di griglia a vista. Costata e filetto dall’Italia; Rubia Gallega T-Bone dalla Spagna; entrecôte, filetto e controfiletto dall’Argentina; diaframma, Flank steak, Chuck Flap Asado dagli Sati Uniti; Manzetta prussiana, Tomahawk e Special tomahawk dalla Polonia; filetto di Angus dall’Irlanda.
Non mancano i primi piatti come il risotto con salsiccia al maialino nero e le pizze, come la Botero con fior di latte di Agerola, pomodorino del piennolo del Vesuvio, misticanza, battuta di scottona, cipolla rossa di Tropea in agrodolce e olio evo.
BOA BOA
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Asia e Brasile si incontrano in Via Pontaccio 5, zona Brera. La location è davvero suggestiva, sviluppata dal noto architetto Vito Nesta. Blu, verde e ruggine si accostano attorno alla parete di carta da parati che domina la sala, in cui compaiono palme di diverse dimensioni.
Il menù non è disponibile online. Su Google MY Business sono state caricate dalla direzione delle immagini di uramaki davvero promettenti, quindi non ci resta che provarlo!
LES ROUGES
Cocktail, vini e cucina quando convivono fanno sempre un bel lavoro! Direttamente da Genova, Les Rouge ha aperto il 2 gennaio in via Tiraboschi, zona Porta Romana.
Nel capoluogo ligure i tre fratelli Abarbanel, Benny, Jonatan e Yoe, si sono contraddistinti per la loro proposta enogastronomica di qualità.
La cucina ligure viene proposta in chiave rivisitata e più moderna e informale.
Non mancano Whiskie invecchiati e torbati, Gin e Vodka dell’Est.
ACQUADA
In dialetto milanese Acquada significa “acquazzone”. Dopo questo fenomeno atmosferisco c’è sempre una rinascita ed è da questo concetto la chef Sara Preceruti sviluppa la sua idea di cucina: innovazione e tradizione, in continua evoluzione .
Nel 2013 la Preceruti ha vinto il premio Miglior Chef Donna della Guida Identità Golose consolidando la Stella Michelin. Il suo ristorante, a due passi dai Navigli, propone una cucina creativa dove il dolce e il salato si incontrano in una memorabile esplosione di sapori.
Da provare il foie gras su pan brioches alle noci e ananas al caramello salato, composta di mele e zenzero, pane carassau, mousse di foie gras e zola dolce su crumble di croccante alla nocciola.
Degni di nota il risotto “Riserva San Massimo” cotto con acqua di salvia, cavolini di bruxelles, sfere di pera e gocce di yogurt e il piccone con gelato al sauternes e carciofi all’agro.
BAGUTTINO
Dalla storica trattoria Bagutta nasce il Baguttino Alta Carne. Il claim identifica una proposta gastronomica nella quale la carne è sicuramente la protagonista, ma non mancano primi di qualità come i Tajarin con salsa, pomodori datterini e basilico di Prà e gli agnolotti del Plin burro e salvia.
Degni di nota il Carrè 40 alla milanese, controfiletto di Fassona frollata almeno 40 giorni con panatura croccante di grissini, e il burger Strolghino, elaborato con l’impasto fresco del rinomato Strolghino di Culatello Antica Ardenga di Soragna, poco sale di Cervia, Lambrusco e spezie naturali, insalata e pomodoro.
La location è sicuramente d’altri tempi, con carta da parati, legno intarsiato e pareti a vista.
ICHIKAWA
Chi è lo Chef che ha fatto guadagnare la stella nel 2014 al ristorante Iyo di Piero della francesca? Haruo Ichikawa. Il Maestro ha appena aperto il suo ristorante in Porta Romana, precisamente in Via Lazzaro Papi 18.
Un percorso di gusto, “omakase”, che in giapponese significa “affidarsi”. Lo Chef, infatti, propone 6 portate in base al suo estro creativo, lasciando ai commensali la suspence del menù.
Inutile dire che non si può rimanere assolutamente delusi,
La location è un po’ asettica, lasciando spazio al vero protagonista: il food!
BOTTEGA LUCIA
Cucina, vino e cocktail ed è subito convivialità. In zona Buonarroti ha aperto Bottega Lucia, che propone le delizie del noto ristorante Casa Lucia in una location più informale. La cucina mediterranea incontra etichette italiane e internazionali e cocktail a regola d’arte, fino a tarda sera.
Non mancano le proposte creative come il risotto ‘Riserva San Massimo’ infuso di camomilla, burrata, polvere di alga, liquirizia e scampi crudi o lo Stinco di agnello al forno con purea di topinambur, polvere di caffè e carciofo.
Non vi resta che provare queste new opening e farci sapere cosa ne pensate!
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