Vi presentiamo Wrad. Quando il recupero della tradizione diventa la chiave di una crescita consapevole che investe in ricerca e sviluppo.
Wrad e la sostenibilità
È il 2015 quando Wrad irrompe nel panorama internazionale sotto forma di community digitale. Il passo a movimento ecosostenibile è breve e in poco tempo viene fondata la start up che ha dato il via a una serie di progetti a impatto ambientale limitato.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone sull’effetto del fast fashion nella società contemporanea e stimolare una risposta sulle possibili alternative.
Tenuto conto che il 20% dello spreco d’acqua e il 10% dell’emissione di anidride carbonica proviene dal settore moda, il fast fashion ha infatti incrementato queste statistiche in una logica poco compatibile con la salvaguardia dell’ambiente.
Se è vero infatti che questa modalità di produzione prevede 52 micro stagioni in un anno e ogni capo è disponibile a un costo molto basso per il consumatore altrettanto vero è che per il pianeta in cui viviamo il prezzo da sostenere diventa esponenzialmente alto. Solo l’1% dei capi che acquistiamo subisce difatti una trasformazione o viene riciclato.
La risposta non risiede però nella sola coltivazione di materie organiche o nel riciclo degli indumenti. Secondo Wrad il cambiamento necessita di essere alimentato dall’innovazione. Nasce così la tecnica della tintura con grafite riciclata ed applicata agli indumenti.
La grafite come tintura a basso impatto ambientale
La grafite è un materiale atossico destinato allo scarto. Dal recupero del minerale proveniente dall’industria hi-tech viene ricavata la tintura che caratterizza i capi della collezione Wrad.
L’usanza di tingere i tessuti con la grafite ha origini lontanissime. Una storia millenaria che affonda le radici nell’antica Roma. L’unica traccia di questa pratica risiede a Monterosso Calabro, luogo in cui la cava di grafite riecheggia antichi ricordi tra gli abitanti del luogo. È quindi proprio grazie alle testimonianze degli anziani che Wrad ha appreso il know how per progettare capi innovativi. La tradizione di tintura minerale viene così tramandata con un considerevole impatto positivo sull’ambiente. Dal momento che viene riciclato uno scarto di produzione che altrimenti andrebbe smaltito, e sull’individuo, che indossa una sostanza naturale e toxic free.
La tecnica originale è stata quindi ripresa e rielaborata nell’ottica di un’economia circolare. Attraverso la polvere di grafite ricavata dallo scarto di produzione degli elettrodi si è arrivati alla creazione della graphi-tee.
Tutto sulla graphi-tee!
La graphi-tee è una maglietta grigia tinta con la grafite. Il primo capo prodotto dalla design company è nato in collaborazione con Perpetua, storica azienda di matite realizzate tramite lo scarto della grafite riciclata dal ciclo produttivo Tecno. E.D.M. S.r.l.
Non si tratta quindi di una semplice t-shirt ma di un progetto innovativo che getta le basi per una nuova moda sostenibile, accessibile e alla portata di chi intende abbracciare uno stile di vita consapevole e green.
La graphi-tee acquisisce in breve tempo lo status di capo iconico e viene premiata con il “Red Dot Design Award” nel 2017 e nel 2018 il progetto è finalista al Green Carpet Award di Camera Nazionale della Moda.
Negli anni la t-shirt ha quindi dato voce a tutti quelli che hanno voluto abbracciare un modello di vita sostenibile. Si susseguono le collaborazioni con grandi leader della moda come Yoox, Ferragamo, Biffi, Penelope ma anche Starbucks e altri player del lifestyle.
Ad oggi la tecnologia relativa alla trasformazione dello scarto della grafite viene applicata sull’intera collezione producendo capi di diverse tipologie e in diversi tessuti biologici.
Wrad viene definita una design company che insegue la propria mission di sostenibilità attraverso l’educazione green, l’innovazione e il design.
L’obiettivo è quello di scuotere le coscienze e cambiare lo status quo.
Per approfondimenti: www.wradliving.com
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