Situata tra i fra i templi di Selinûs dove Gucci ha presentato la sua ultima collezione e la bella Sciacca dove da sei anni Google organizza la sua convention, Menfi è espressione di un territorio pulito e vocato all’agricoltura e al turismo slow.
Motore economico della città di Menfi è sicuramente il vino che rappresenta quasi il 40 % dell’export dell’isola. Nove cantine, diverse per storia e mercati si impegnano a portare il suo nome in oltre settanta paesi nel mondo. Tra tutte, Cantine Settesoli è il propulsore sociale della città belicina, oltre 2.000 soci coltivano il più grande vigneto d’Europa. Una quarantina di cultivar, dagli autoctoni, per citarne qualcuno, Inzolia e Nero d’Avola agli internazionali Chardonnay e Merlot su tutti.
La cultura del vino a Menfi
Già durante la colonizzazione greca era conosciuta per il buon vino ed è proprio qui, che, oggi, non solo troviamo una delle migliori realtà cooperative a livello europeo ma anche piccole e medie aziende punto di riferimento nel panorama vinicolo italiano, sia convenzionale, come Planeta che ha fatto e continua a fare la storia del vino siciliano, sia naturale, come Cantine Barbera con i suoi vigneti a pochi passi dal mare. La vendemmia inizia con la raccolta del Pinot Grigio e si conclude con il tipico Grecanico.
Gli oltre 500.000 quintali totali di uve raccolte a Menfi vengono vendemmiati prevalentemente a mano, nonostante l’avvento delle macchine vendemmiatrici. Proprio a testimoniare la voglia e l’amore dei viticultori per il loro raccolto, dove la cultura del vino rappresenta un senso di appartenenza al territorio. La vendemmia continua ad essere, ancora una oggi, un momento importante, una festa da trascorrere tra amici e parenti.
È nella “Costa d‟Africa” di Sicilia, che si espande una distesa di vigneti che si lasciano accarezzare dal profumo del mare e cullare dai colori che non lasciano spazio all’immaginazione. Le spiagge di Menfi si alternano tra varietà sabbiose, ciottoli bianchi e dune che ricordano quelle del deserto. Sono dominate dal giglio di mare, e da cui è facile godere di tramonti spettacolari e albe mozzafiato. Per i più fortunati vi è la possibilità di incrociare la tartaruga del mediterraneo Caretta Caretta. Che in certe notti d’estate va a deporre le sue uova lungo il litorale menfitano. È qui che la natura regala il meglio di sé, cambiando continuamente i propri colori, soprattutto nella stagione estiva.
Tra i piatti tipici sicuramente la pasta con i tenerumi, le “roti” con la ricotta e le classiche “sfinci”. Non li conoscete? Ci sarà modo di raccontarvi presto!
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