Coccina mise in ammollo in acqua tiepida 100 grammi di uvetta sultanina mentre Bilancina pesò 250 grammi di farina 0 facendo attenzione a non combinare danni.
Nonna Palù versò la farina dentro Terrina mentre Cucchiaino aggiunse una dose di bicarbonato di sodio e con l’aiuto di Forchetta mescolò il tutto. Aron e Grattuggia, ridacchiando come due matti, aggiunsero una grattatina della scorza di un limone biologico.
Barattolo di Vetro aprì il suo coperchio e fece cadere all’interno di Terrina 120 grammi di zucchero di canna integrale. Nonna Palù, con la forza grandiosa di tutte le nonne, mescolò per bene la farina con lo zucchero facendosi aiutare da Forchetta.
Improvvisamente dallo scaffale dei piccoli elettrodomestici si sentì un forte colpo all’anta e poco dopo un sibilo: Immersione stava cercando di accendere i motori per non farsi trovare impreparato.
Era arrivato il momento di aggiungere all’impasto secco la parte liquida per renderlo cremoso: Nonna Palù e Forchetta sgranarono 100 grammi di tofu mentre Aron aggiungeva alla farina un pizzico di sale facendosi aiutare da Cucchiaino.
Pulcinella si era distratto e nella stanza accanto stava facendo un gran chiasso con Tartaglia e Scaramuccia.
Nonna Palù lo chiamò a gran voce : “Pulcinella, corri a prendere Bicchiere, riempilo di latte di mandorle e vieni ad aiutarci!”
Immediatamente Aron prese il posto di Pulcinella e si ritrovò in pochi secondi sommerso di stelle filanti e con il mal di pancia per le risate con Tartaglia e Scaramuccia.
Nonna Palù sorrise felice e tornò ad occuparsi della merenda: doveva unire il tofu e il latte di mandorle al suo impasto e aveva bisogno dell’aiuto di Immersione che, spavaldo come un gallo cedrone, la stava aspettando al fianco di Terrina.
Forchetta unì il tofu alla farina e Cucchiaio aggiunse un pochino di latte di mandorla.
Immersione si tuffò nell’impasto e in due minuti rese morbido e omogeneo l’impasto. Cucchiaino verificò che la consistenza fosse quella giusta: si staccava da Terrina e sembrava filare come la colla. Perfetto.
Nonna Palù tolse l’uvetta sultanina da Coccina, la strizzò e con l’aiuto di Cucchiaio di Legno la aggiunse delicatamente all’impasto.
Tuflon si mise su Fuoco e Nonna Palù la riempì di olio di semi di arachidi.
In pochi minuti l’olio raggiunse la temperatura ideale e Nonna Palù, facendosi aiutare da Cucchiaio e Cucchiaino, iniziò a friggere piccole porzioni di impasto che, a contatto con l’olio bollente, si gonfiarono leggermente.
Il profumo delle frittelle riempì tutta la cucina e Aron, Tartaglia e Scaramuccia divennero silenziosi in attesa che Nonna Palù facesse assaggiare loro la merenda che aveva preparato.
Nonna Palù e Pulcinella misero sul tavolo da pranzo Vassoio colmo di frittelle spolverate di zucchero a velo e si abbracciarono orgogliosi del loro lavoro mentre Aron sornione addentava la prima frittella.
Ringrazio il piccolo Aron e la sua famiglia per avermi “prestato” la loro napolitudine.
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